Info
“Topografie della memoria – Museo diffuso del Novecento” si configura come un percorso interattivo e multimediale che collega luoghi significativi non solo per la storia ufficiale ma anche per quella individuale dei cittadini.
Il nucleo centrale dell’iniziativa è la raccolta delle testimonianze orali, delle storie di vita dei cittadini di Gorizia e Nova Gorica che hanno vissuto nell’area di confine nella prima metà del Novecento. A partire dai racconti di vita sono stati selezionati e “riattivati” una serie di luoghi sensibili sotto il profilo della memoria pubblica e privata.
Si è creata così una nuova “mappa” storica ed emotiva del territorio: una topografia della memoria di Gorizia e Nova Gorica. Il visitatore potrà percorrere un itinerario composto da 10 tappe (6 a Gorizia e 4 a Nova Gorica), 10 luoghi in cui un’installazione (totem) inviterà a soffermarsi ad osservare lo spazio circostante.
Attraverso un qualsiasi dispositivo connesso a internet (tablet, smartphone, pc) sarà possibile fotografare un codice QR che consentirà l’accesso immediato una serie di contenuti multimediali e audiovisivi: l’interazione tra interviste, filmati di famiglie e fotografie permetterà di comprendere le stratificazioni storiche che caratterizzano ogni luogo. Sarà possibile osservare gli spazi come sono oggi e al contempo ascoltare i racconti e afferrare i punti di vista di coloro che hanno vissuto nel passato, ricollegando le aree della città a una molteplicità di eventi ed emozioni.
Il percorso “Verso il confine. Il goriziano: 1922-1955” intende valorizzare e promuovere nello specifico una riflessione sulla storia del goriziano dal Fascismo alla nascita della frontiera, periodo essenziale nella formazione, definizione e ridefinizione dei confini non solo geografici ma soprattutto identitari della popolazione goriziana.
La storia “incarnata” nella voce e nei corpi dei testimoni garantisce una capacità di coinvolgimento emotivo importante per la trasmissione della conoscenza storica. Le storie raccontate dialogheranno con la storia ufficiale che spesso, come nel caso dei monumenti, lascia tracce indelebili nel territorio. Il progetto intende quindi favorire il recupero della memoria locale e la valorizzazione della specificità storica dei luoghi della città spesso dimenticati o nascosti.
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“Topografie della memoria – Museo diffuso del Novecento” si configura come un percorso interattivo e multimediale che collega luoghi significativi non solo per la storia ufficiale ma anche per quella individuale dei cittadini.
Il nucleo centrale dell’iniziativa è la raccolta delle testimonianze orali, delle storie di vita dei cittadini di Gorizia e Nova Gorica che hanno vissuto nell’area di confine nella prima metà del Novecento. A partire dai racconti di vita sono stati selezionati e “riattivati” una serie di luoghi sensibili sotto il profilo della memoria pubblica e privata.
Si è creata così una nuova “mappa” storica ed emotiva del territorio: una topografia della memoria di Gorizia e Nova Gorica. Il visitatore potrà percorrere un itinerario composto da 10 tappe (6 a Gorizia e 4 a Nova Gorica), 10 luoghi in cui un’installazione (totem) inviterà a soffermarsi ad osservare lo spazio circostante.
Attraverso un qualsiasi dispositivo connesso a internet (tablet, smartphone, pc) sarà possibile fotografare un codice QR che consentirà l’accesso immediato una serie di contenuti multimediali e audiovisivi: l’interazione tra interviste, filmati di famiglie e fotografie permetterà di comprendere le stratificazioni storiche che caratterizzano ogni luogo. Sarà possibile osservare gli spazi come sono oggi e al contempo ascoltare i racconti e afferrare i punti di vista di coloro che hanno vissuto nel passato, ricollegando le aree della città a una molteplicità di eventi ed emozioni.
Il percorso “Verso il confine. Il goriziano: 1922-1955” intende valorizzare e promuovere nello specifico una riflessione sulla storia del goriziano dal Fascismo alla nascita della frontiera, periodo essenziale nella formazione, definizione e ridefinizione dei confini non solo geografici ma soprattutto identitari della popolazione goriziana.
La storia “incarnata” nella voce e nei corpi dei testimoni garantisce una capacità di coinvolgimento emotivo importante per la trasmissione della conoscenza storica. Le storie raccontate dialogheranno con la storia ufficiale che spesso, come nel caso dei monumenti, lascia tracce indelebili nel territorio. Il progetto intende quindi favorire il recupero della memoria locale e la valorizzazione della specificità storica dei luoghi della città spesso dimenticati o nascosti.
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“Topografie della memoria – Museo diffuso del Novecento” si configura come un percorso interattivo e multimediale che collega luoghi significativi non solo per la storia ufficiale ma anche per quella individuale dei cittadini.
Il nucleo centrale dell’iniziativa è la raccolta delle testimonianze orali, delle storie di vita dei cittadini di Gorizia e Nova Gorica che hanno vissuto nell’area di confine nella prima metà del Novecento. A partire dai racconti di vita sono stati selezionati e “riattivati” una serie di luoghi sensibili sotto il profilo della memoria pubblica e privata.
Si è creata così una nuova “mappa” storica ed emotiva del territorio: una topografia della memoria di Gorizia e Nova Gorica. Il visitatore potrà percorrere un itinerario composto da 10 tappe (6 a Gorizia e 4 a Nova Gorica), 10 luoghi in cui un’installazione (totem) inviterà a soffermarsi ad osservare lo spazio circostante.
Attraverso un qualsiasi dispositivo connesso a internet (tablet, smartphone, pc) sarà possibile fotografare un codice QR che consentirà l’accesso immediato una serie di contenuti multimediali e audiovisivi: l’interazione tra interviste, filmati di famiglie e fotografie permetterà di comprendere le stratificazioni storiche che caratterizzano ogni luogo. Sarà possibile osservare gli spazi come sono oggi e al contempo ascoltare i racconti e afferrare i punti di vista di coloro che hanno vissuto nel passato, ricollegando le aree della città a una molteplicità di eventi ed emozioni.
Il percorso “Verso il confine. Il goriziano: 1922-1955” intende valorizzare e promuovere nello specifico una riflessione sulla storia del goriziano dal Fascismo alla nascita della frontiera, periodo essenziale nella formazione, definizione e ridefinizione dei confini non solo geografici ma soprattutto identitari della popolazione goriziana.
La storia “incarnata” nella voce e nei corpi dei testimoni garantisce una capacità di coinvolgimento emotivo importante per la trasmissione della conoscenza storica. Le storie raccontate dialogheranno con la storia ufficiale che spesso, come nel caso dei monumenti, lascia tracce indelebili nel territorio. Il progetto intende quindi favorire il recupero della memoria locale e la valorizzazione della specificità storica dei luoghi della città spesso dimenticati o nascosti.