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Parco Basaglia
Due confini che coincidono: il confine di Stato tra Italia e Jugoslavia e il confine fra normalità e anormalità.
L'Ospedale psichiatrico di Gorizia viene costruito tra il 1905 e il 1908 secondo il modello open door: occupa, infatti, un’ampia superficie verde in cui sono dislocati i padiglioni ospedalieri.
Durante la Prima guerra mondiale gli edifici e il parco vengono bombardati e danneggiati. L'ospedale psichiatrico riaprirà solo nel 1933, come proprietà della Provincia di Gorizia.
Tra il 1961 e il 1969 il manicomio è diretto da Franco Basaglia che qui inizia le sue innovative sperimentazioni terapeutiche e da avvio alla rivoluzione che porta il suo nome.
Per di qua passa doppio confine che, nel corso degli anni Sessanta, inizia quindi a diventare più permeabile, a riconfigurarsi, ad aprirsi.
Da un lato proprio grazie all’intervento rivoluzionario di Basaglia e, dall’altro, a seguito di un progressivo processo di “disgelo” sul piano politico.
Un luogo che ancora oggi rappresenta un simbolo potente per un discorso sulle identità, sulle divisioni, fisiche e mentali, materiali ed ideologiche.
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Parco Basaglia
Due confini che coincidono: il confine di Stato tra Italia e Jugoslavia e il confine fra normalità e anormalità.
L'Ospedale psichiatrico di Gorizia viene costruito tra il 1905 e il 1908 secondo il modello open door: occupa, infatti, un’ampia superficie verde in cui sono dislocati i padiglioni ospedalieri.
Durante la Prima guerra mondiale gli edifici e il parco vengono bombardati e danneggiati. L'ospedale psichiatrico riaprirà solo nel 1933, come proprietà della Provincia di Gorizia.
Tra il 1961 e il 1969 il manicomio è diretto da Franco Basaglia che qui inizia le sue innovative sperimentazioni terapeutiche e da avvio alla rivoluzione che porta il suo nome.
Per di qua passa doppio confine che, nel corso degli anni Sessanta, inizia quindi a diventare più permeabile, a riconfigurarsi, ad aprirsi.
Da un lato proprio grazie all’intervento rivoluzionario di Basaglia e, dall’altro, a seguito di un progressivo processo di “disgelo” sul piano politico.
Un luogo che ancora oggi rappresenta un simbolo potente per un discorso sulle identità, sulle divisioni, fisiche e mentali, materiali ed ideologiche.
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Basaglia Park
Due confini che coincidono: il confine di Stato tra Italia e Jugoslavia e il confine fra normalità e anormalità.
L'Ospedale psichiatrico di Gorizia viene costruito tra il 1905 e il 1908 secondo il modello open door: occupa, infatti, un’ampia superficie verde in cui sono dislocati i padiglioni ospedalieri.
Durante la Prima guerra mondiale gli edifici e il parco vengono bombardati e danneggiati. L'ospedale psichiatrico riaprirà solo nel 1933, come proprietà della Provincia di Gorizia.
Tra il 1961 e il 1969 il manicomio è diretto da Franco Basaglia che qui inizia le sue innovative sperimentazioni terapeutiche e da avvio alla rivoluzione che porta il suo nome.
Per di qua passa doppio confine che, nel corso degli anni Sessanta, inizia quindi a diventare più permeabile, a riconfigurarsi, ad aprirsi.
Da un lato proprio grazie all’intervento rivoluzionario di Basaglia e, dall’altro, a seguito di un progressivo processo di “disgelo” sul piano politico.
Un luogo che ancora oggi rappresenta un simbolo potente per un discorso sulle identità, sulle divisioni, fisiche e mentali, materiali ed ideologiche.